“…nel termine Concerto si esprime la scelta per un linguaggio unitario, in cui tutta la strumentazione concorre alla sintesi. Gli stessi graffiti, quasi una sovrapposizione linguistica, anziché produrre lacerazioni al tessuto materico e assumere il valore della dissonanza, sembrano piuttosto cucire realtà fra loro apparentemente sconnesse – le forme e i fondi – alla conquista di una più intensa armonia”. (Paolo Biscottini)